LINEA PALERMO-MESSINA
Il primo tratto, della ferrovia Palermo-Messina è stato costruito dalla Società Vittorio Emanuele, aperto il 28 aprile 1863, era il Palermo-Bagheria, di 13km. L'anno dopo vennero aperti ulteriori 18 km di ferrovia fino a Trabia e infine nel 1866 il treno giunse a Termini Imerese. Dopo altri tre anni arrivò a Fiumetorto. Le difficoltà orografiche del percorso costiero per Messina e soprattutto la crisi finanziaria della Vittorio Emanuele fecero accantonare in un primo momento ogni ipotesi di proseguimento. Per raggiungere Messina via ferrovia si dovette attendere il 1882 ma tramite un giro lunghissimo via Agrigento, Caltanissetta e Catania.
Quasi vent'anni dopo l'apertura della tratta fino a Fiumetorto, i lavori di costruzione della linea tirrenica sicula ripresero a cura della nuova concessionaria, la Società per le strade ferrate della Sicilia, che avviò i lavori nel primo tratto di linea costiera per Messina attivando, il 20 aprile 1887, i 23,72 km di linea ferrata fino a Cefalù; Fiumetorto divenne una stazione di diramazione dando così inizio all'attuale e più breve collegamento con Messina.
I lavori iniziarono anche dal lato dello Stretto e, nel 1889, entrò in funzione la tratta Messina Centrale - Messina Scalo - Villafranca Tirrena con un tracciato di 17 km caratterizzato da pendenze molto elevate e da diverse gallerie per superare l'ostacolo dei Monti Peloritani. Alla fine del 1890 entrò in funzione la tratta Milazzo-Barcellona, verso la fine del 1891 la tratta San Filippo-Santa Lucia- Novara-Montalbano-Furnari di 21 km, nel 1892 si arrivò alla stazione di Patti-San Piero Patti e alla fine del 1893 a quella di Capo d'Orlando.
Il 16 giugno del 1895, con l'attivazione dei restanti 49 km tra Capo d'Orlando e Tusa, venne stabilito l'esercizio della intera linea con trazione a vapore come era avvenuto su tutta la rete siciliana. Da allora il tracciato ha subito pochi cambiamenti fin quasi alla fine del XX secolo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la linea è stata danneggiata, vennero iniziati i lavori di ripristino e con l'avvento delle ALn 772 i treni rapidi della linea vennero velocizzati.
Tra il 1951 e il 1955 si ebbe l'elettrificazione della linea a cui fece seguito il raddoppio tra Palermo e Fiumetorto, tratto in comune con la linea per Agrigento e Catania, e il 15 ottobre 1955 la trazione sull'intera linea divenne elettrica a 3000 Volt con corrente continua.
In seguito alla Legge 17/1981 del famoso "piano integrativo" e al Decreto Ministeriale del 04/10/81 nº 1881 venne avviato l'iter progettuale per il raddoppio della tratta Messina-Patti.
Nel 1984, le FS affidarono i lavori di raddoppio del tronco "S.Filippo - Terme Vigliatore" ed in seguito, del tronco "Terme Vigliatore - Patti".
Nel 1986 iniziarono i lavori di scavo della nuova Galleria Peloritana, anch'essi nel progetto di raddoppio della linea, che avrebbe sostituito il tortuoso valico dei Monti Peloritani, la cui pendenza era prossima al 30 per mille e obbligava alla doppia trazione o alla spinta in coda dei treni pesanti.
Tramite il Decreto nº 1238 del 23.10.87, pubblicato nella G.U.R.S. nº 3 del 16.01.1988., fu approvato dall'Assessorato al Territorio e all'Ambiente il progetto di raddoppio del tronco Messina-Acquedolci con la scelta di mantenere in esercizio anche il vecchio tracciato storico tra Novara M.F. e Patti-San Piero Patti per il servizio locale; quindi venne realizzato un opportuno bivio tra il nuovo ed il vecchio tracciato realizzato nel territorio di Terme Vigliatore. (Bivio Terme Vigliatore)
Nel 1988 iniziarono i lavori di raddoppio della "Galleria Madonna del Tindari".
Il 29 novembre 1991 fu dismessa la stazione di Milazzo e il 1º dicembre dello stesso anno anche le stazioni di Barcellona C. e Terme Vigliatore attivando ufficialmente la nuova stazione di Milazzo (30 novembre) e le due nuove stazioni di Barcellona C. e Terme Vigliatore (1º dicembre) a completamento del nuovo tronco a doppio binario "San Filippo - Terme Vigliatore".
I lavori per la realizzazione del nuovo tracciato "Bivio Terme Vigliatore - Patti-San Piero Patti", spostato più a monte rispetto al vecchio, procedettero molto lentamente in seguito a difficoltà tecniche nella realizzazione delle numerose gallerie (tra cui la più importante è la "Galleria Madonna del Tindari" di 4,651 km) per un totale di 8,8 km e nella realizzazione del bivio d'interscambio ed inoltre a causa di diversi scioperi degli operai delle imprese costruttrici. La "Galleria Madonna del Tindari" venne infatti completata il 4 dicembre 1998.
Il 24 settembre del 2000 venne dismessa la stazione di San Filippo-Santa Lucia e il 29 novembre dell'anno successivo venne inaugurata la Galleria Peloritana di 12,8 km a doppio binario posta tra Villafranca Tirrena e Messina Scalo-Messina Centrale; inoltre fu dismesso il tracciato afferente, con le relative stazioni. Il 3 giugno 2002, fu dismesso parte del vecchio tracciato a semplice binario tra Terme Vigliatore e Novara-Montalbano-Furnari e il 7 dicembre 2003, con l'attivazione del doppio binario banalizzato tra Barcellona C. e Novara M.F., viene ufficialmente dismesso anche il vecchio tracciato a semplice binario tra Terme Vigliatore e Novara-Montalbano-Furnari.
Nel 2004 tra San Filippo-Santa Lucia e Pace del Mela entrò in funzione un piccolo tratto di raddoppio.
L'11 dicembre 2005 fu dismessa la stazione di Villabate-Ficarazzelli.
Il 16 dicembre 2005 finalmente venne attivato il tratto Bivio Terme Vigliatore - Patti-San Piero Patti a doppio binario tra Terme Vigliatore e Novara-Montalbano-Furnari e a semplice binario tra quest'ultima e la stazione di Patti-San Piero Patti per un complesso di oltre 17 km.
Il 21 febbraio 2006 entrò in esercizio la nuova variante a doppio binario, "Bivio Terme Vigliatore - Patti-San Piero Patti" dopo una serie di proroghe sulla data prevista, slittata dal 2002 al 23 dicembre 2005 e successivamente al 2006, a causa del sequestro degli impianti operato dalla magistratura in seguito alla morte di un operaio folgorato mentre lavorava agli impianti elettrici presso la sottostazione elettrica di Patti.
Il 16 marzo 2008 venne dismessa la stazione ferroviaria di Buonfornello e nello stesso anno entrarono in funzione altri due brevi tratti a doppio binario tra Villafranca Tirrena e Pace del Mela e tra Messina Scalo-Galleria Peloritana.
Il 31 luglio 2009 venne attivata la fermata di Ficarazzi e il 9 agosto dello stesso anno il binario dispari del nuovo percorso a doppio binario, di 8 km, tra Rometta Messinese e Pace del Mela con simultanea dismissione della tratta storica e delle stazioni di Roccavaldina - Scala - Torregrotta, Venetico e Spadafora-San Martino. Per tale tratta dismessa sono state avanzate diverse ipotesi di conversione e riutilizzo come pista ciclabile e pedonale, come circonvallazione stradale dei centri abitati o come combinazione delle due proposte , purtroppo ancora oggi non è stato fatto nulla, in alcuni tratti sono rimaste le traversine, in alcuni luoghi anche i pali e le rotaie.
Il 22 novembre 2009 è entrato in funzione il binario pari e le nuove stazioni di Torregrotta e Spadafora, completando così, dopo 23 anni, il raddoppio della tratta Messina-Patti-San Piero Patti.
Il 14 dicembre 2009 con l'entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia, viene dismesso l'impianto di Terme Vigliatore, entrato in servizio soltanto nel 1991, riattivata con il cambio di orario 2016/17.
Il 24 gennaio 2016 venne attivato il raddoppio del binario fra le stazioni di Fiumetorto e di Campofelice.
Il 18 Dicembre 2016 venne dismessa la stazione di Lascari-Gratteri con contestuale attivazione della stazione di Lascari.
Nell'ambito dei lavori del raddoppio ferroviario Fiumetorto - Cefalù Ogliastrillo, il 17 settembre 2017, venne attivata una variante di tracciato. Furono eliminati ben 3 passaggi a livello ricadenti nella tratta storica dismessa tra Lascari e Contrada Ogliastrillo.
Il 17 dicembre 2017 venne attivato il raddoppio del binario fra la stazione di Campofelice e il posto di passaggio Ogliastrillo.
I lavori nella tratta Fiumetorto-Ogliastrillo, iniziati il 15 settembre 2008, sono terminati il 17 dicembre 2017 mentre i lavori della tratta Ogliastrillo-Castelbuono sono stati appaltati, sono partiti a pieno ritmo il 18 Aprile del 2019. L'opera costerà circa 400 milioni, la fine dei lavori prevista nel 2023. Con la ricostruzione in variante della ferrovia tra Fiumetorto e Castelbuono, la stazione di Cefalù verrà realizzata come fermata in sotterranea, ciò comporta l'eliminazione di sette passaggi a livello e realizzati 13 chilometri di strada ferrata.
Per i restanti lavori è stato completato lo studio di fattibilità per il raddoppio degli 86 km della tratta Patti-Castelbuono, ma i lavori non sono ancora partiti, è anche presente una bozza di progetto, perciò attendiamo l'esecuzione dei lavori.
