PALERMO-CATANIA

La ferrovia Palermo-Catania, costruita in parte dalla Società Vittorio Emanuele e terminata dalla Società per le strade ferrate della Sicilia, non venne concepita come una linea progettata per unire le due maggiori città dell'isola ma nacque dall'unione di due lunghe tratte delle linee Palermo-Roccapalumba-Lercara-Girgenti-Porto Empedocle e Catania-Santa Caterina Xirbi-Canicattì-Licata concepite per uso e scopi differenti.
La tratta da Palermo a Roccapalumba venne costruita per il trasporto dei minerali di zolfo del grande bacino minerario di Lercara verso i porti più vicini : Termini Imerese e Palermo.

La tratta da Catania verso l'interno nacque per lo stesso scopo : raggiungere i bacini zolfiferi di Valguarnera Caropepe, Assoro e Leonforte della Provincia di Enna e attrarre verso il Porto di Catania anche lo zolfo e i minerali dell'area di Villarosa e Caltanissetta, acquisendo nel anche le produzioni agricole della Piana di Catania.

Il primo tratto, da Palermo a Fiumetorto, è in comune con la linea per Messina.

Dato che il bacino zolfifero di Lercara si trovava a ridosso della vallata del fiume Torto si scelse questa valle per inoltrarvi la costruzione della linea ferrata. Iniziarono le aperture e la ferrovia raggiunse Roccapalumba nell'estate del 1870. La Stazione di Roccapalumba-Alia venne costruita a ridosso del letto del fiume e in seguito diventerà diramazione delle linee per Catania e per Porto Empedocle.

Sul versante opposto, nel 1869 era stato aperto al traffico, il tratto tra Catania e Bicocca; entro la metà del 1870 era già attivo, fino alla Stazione di Dittaino e di Pirato (Leonforte), che interessava agli industriali dello zolfo per l'altro bacino minerario di Grottacalda e Floristella e delle altre decine di miniere dell'ennese. In seguito, i lavori si estesero verso Enna e Santa Caterina Xirbi,(Caltanissetta Xirbi) raggiunte nel 1876.

Il 15 dicembre del 1876 veniva inaugurata la tratta Roccapalumba-Porto Empedocle che collegava i bacini minerari del nisseno al porto di Porto Empedocle e di produzione agricola al capoluogo isolano. A questo punto anche se per la via più lunga Palermo e Catania erano collegate, con il percorso passante per Aragona Caldare.

Cominciò a manifestarsi la necessità sempre più pressante di realizzare il collegamento diretto tra Palermo e Santa Caterina Xirbi (ora Caltanissetta Xirbi) soprattutto perché l'itinerario serviva ancora per il collegamento con Messina, dato che la linea "Tirrenica" tardava ancora ad essere realizzata. Vennero prospettate varie alternative riguardanti il tracciato, tra cui quella della valle dell'Imera superiore che abbreviava notevolmente il percorso e che è stata poi utilizzata per il percorso dell'Autostrada A19 Nel 1877 si arrivò ad un compromesso tecnico-politico e venne scelto l'attuale tracciato di Vallelunga, tra Xirbi e Roccapalumba, dove si innestava sulla già esistente Palermo-Porto Empedocle. Per la costruzione, la linea, di 56 km, venne suddivisa in quattro tronchi. I lavori si conclusero nel dicembre 1881, rimaneva ancora da completare la Galleria di Marianopoli di quasi 7 km, aperta all'esercizio solo nella seconda metà del 1885. Nel periodo tra il 1882 e il 1885 quindi la linea venne utilizzata con il trasbordo su diligenza, su una strada appositamente costruita, tra la stazione provvisoria di Mimiani-San Cataldo e la stazione di Marianopoli. La linea, per molti anni trascurata, ha negli ultimi anni subito il rinnovamento dell'armamento di linea con limitate rettifiche del raggio di alcune curve, l'elettrificazione a corrente continua a 3000 Volt e l'installazione del blocco automatico a conta-assi e del CTC.

Nel 2013 la linea risultava fortemente sottoutilizzata, con la quasi completa soppressione del servizio diretto tra le città estreme ad eccezione di un servizio regionale veloce e l'istituzione del cambio treno a Roccapalumba. La velocità media si aggirava intorno ai 80-90 km/h; i picchi massimi (125 km/h) si raggiungono su vari tratti tra Catenanuova e Bicocca e presso Bagheria (140 km/h).

L'imprevista e grave interruzione dell'autostrada A19 Palermo-Catania che costringe il traffico veicolare ad un lungo e tortuoso percorso alternativo ha prodotto, dal 3 maggio 2015, la rimodulazione del servizio offerto da Trenitalia in seguito agli accordi di programma con la Regione Siciliana e i principali comuni interessati; sono state programmate ulteriori 7 coppie di servizi viaggiatori giornalieri con treni Minuetto, dalla percorrenza di 2h 44'.

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